Coronavirus, gli aiuti dell'Ue agli Stati Membri: i numeri
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Direttore: Alessandro Plateroti

Coronavirus, oltre 3 miliardi di aiuti dall’Ue agli Stati Membri. Italia in seconda posizione

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Il report sugli aiuti dell’Ue agli Stati Membri. Italia in seconda posizione. La Germania in testa.

BRUXELLES (BELGIO) – E’ stato reso noto il report sugli aiuti dell’Ue agli Stati Membri da inizio pandemia. Secondo il resoconto, riportato dall’Ansa, in questo ultimo anno Bruxelles ha dovuto stanziare più di 3 miliardi di euro per aiutare i Paesi a superare le difficoltà economica.

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La Germania ‘comanda’ questa speciale classifica con oltre il 50% degli aiuti approvati. In seconda posizione troviamo l’Italia con il 15,3%, seguita da Francia (14,4%), Spagna (5,6%), Polonia (2,1%) e Belgio (1,9%).

La posizione dell’Ue su Alitalia

Nella presentazione dei dati uno dei portavoce della Commissione Ue ha commentato anche la vicenda Alitalia. “Air France non si trovava in difficoltà a fine 2019 – hanno precisato da Bruxelles – Alitalia è stata costantemente in perdita ed era un’azienda in difficoltà già prima del Covid-19 e per questo è stata esclusa dalle possibilità di ricevere aiuti di Stato. Per aiutare l’ex compagnia di bandiera italiana, la Commissione Europea ha approvato gli aiuti concessi al Governo per un valore complessivo di 297,15 milioni“.

Alitalia
Alitalia

L’Italia ‘vede’ la ripresa

Aiuti che potrebbero aver consentito all’Italia di superare il movimento difficile in attesa della ripartenza. Una ripresa economica attesa nella seconda parte dell’anno. Nel bollettino della Banca d’Italia è prevista una crescita superiore al 4% nel 2021 “con un rialzo significativo nella seconda parte dell’anno, sostenuta dal contesto globale“.

Da via Nazionale, inoltre, è stato precisato che “le diverse misure anti-crisi varate dal Governo hanno tutelato nel 2020 circa 400mila posti di lavoro stabili. Le posizioni lavorative temporanee si sono ridotte nel 2020 di circa 250mila unità, più che compensate da un aumento di oltre 260mila contratti a tempo indeterminato“.

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria – si legge ancora – il numero complessivo di posti di lavoro alle dipendenze è diminuito in modo marcato nei servizi privati, tra i giovani e le donne“.

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ultimo aggiornamento: 16 Aprile 2021 18:41

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